
I primi esemplari di ‘microbo-robot’ imitano i movimenti del batterio che causa una malattia infettiva, la tripanosomiasi africana, meglio nota come malattia del sonno. Questo particolare parassita si muove grazie alla spinta propulsiva di una piccola coda (chiamata ‘flagello’) che normalmente viene nascosta, come meccanismo di sopravvivenza, quando il batterio si trova nel circolo sanguigno della persona infettata. Allo stesso modo, il microbo-robot nasconde la sua coda arrotolandola intorno al corpo principale quando viene colpito con un laser e riscaldato. Per ora il robot è ancora un prototipo in via di sviluppo. Prima di un suo possibile utilizzo in ambito biomedicale ”bisognerà valutare molti aspetti – affermano i ricercatori – per esempio dovremo accertarci che non causi effetti collaterali ai pazienti”.
